Ponti di sutura
€19.00Esther e Lucio hanno in apparenza solo una cosa in comune: l’infelicità. Lei è un’adolescente emarginata, sola e insicura. Lui un quarantenne divorziato, con il vizio dell’alcol e del gioco. Si incontrano dove decidono di farla finita: un vecchio ponte in una zona abbandonata della città. Quando stanno per lanciarsi nel vuoto, i due vengono salvati dalla filosofia. Zenone e Valeria li stanno tenendo d’occhio da tempo, fanno parte di due scuole di pensiero nemiche. I precetti dell’epicureismo e le idee dello stoicismo, proprio come nell’antichità, sono rivali; capitanate da due vecchi amici, divenuti antagonisti. Esther e Lucio imparano a guardare la vita con altri occhi, cambiano il loro modo di agire ma si trovano coinvolti nella faida tra le due dottrine.
Grazie ai legami che intrecciano cercheranno di guarire le ferite del passato ricordando, agli antagonisti ma anche ai lettori, che la comunicazione è uno dei primi insegnamenti per trovare la felicità.
Emiliano –
Ricco di dialoghi divertenti, di accurate descrizioni di situazioni di preoccupazioni sul futuro in cui è facile immedesimarsi, “Ma l’incertezza più bella ” si legge tutto di un fiato. E’ un inno alla vita, con le sue imperfezioni. Si ride molto, a volte ci si commuove, si scoprono le dinamiche di ambienti professionali diversi (Commissione europea, accademia, ONU, Farnesina) e arrivati all’ultima pagina si esce con uno sguardo diverso sul mondo.
Giovanna (proprietario verificato) –
Con piglio e puntiglio spassosi e arguti. affidandosi alla fluidità narrativa, “Ma l’incertezza è più bella” esplora scenari contemporanei, archetipi patriarcali, fenomenologia di amori contemporanei, precarietà lavorative abitative e affettive, burocrazia accademica e diplomatica. Un continuo, divertente ed emozionate dialogo tra fragilità e crescita. Da non perdere!