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Ecco, stai per morire

14.00

Ecco, stai per morire è un talismano per gli adulti stanchi, una guida per navigare attraverso gli incubi moderni con una dose di humor nero e una consapevolezza critica.

Un viaggio nella paura, nella solitudine e nel bisogno di conforto attraverso il surreale e il grottesco. Perché, in fondo, siamo tutti isole che cercano un legame in un mondo dominato dal caos e dalla paura.

Poesimmagini

14.00

Immagini disegnate a parole.

Disegni sociali, come il ritratto dell’emigrante sulla porta di un supermercato in cerca di carità con il suo ostinato buongiorno a ogni cliente, ma eternamente sconfitto per la nostra “indaffarata indifferenza”.
Disegni intimi nel tracciare il profilo del “limite” che ogni persona crescendo si trova a dover accettare rispetto al proprio corpo e alla propria salute.
Disegni di bambini quasi abbandonati al sonno nel canto di una ninna nanna, purtroppo, solo pensata per una culla in realtà troppo lontana.
Disegni di Natura di fronte alla bellezza del sole, con il suo occhio giallo, quella di un soffitto di foglie all’ombra di un bosco, o per un semplice alberello di limoni.
Disegni della vita che grida per non morire dentro una “bolla” di apnea quotidiana.

 

Tutto ciò di cui hai bisogno

14.00

Tutto ciò di cui hai bisogno è un invito a esplorare il potere della motivazione e scoprire quanto essa possa influenzare positivamente la nostra vita quotidiana.

Attraverso una combinazione di ricerca scientifica, esperienze personali e consigli pratici, mi propongo di guidarti nel percorso per trovare la motivazione e l’ispirazione necessarie per vivere una vita equilibrata e appagante.

La motivazione è un motore potente che ci spinge a superare le sfide, a perseguire i nostri obiettivi e a mantenere un atteggiamento positivo di fronte alle avversità. È una forza che può influenzare profondamente il nostro benessere, sia fisico che mentale, e può essere una risorsa inestimabile nel raggiungere il successo e la realizzazione personale.

Memorie di un animo usurato

14.00
Per coloro che non leggono un dettato di parole, dense di significato, ma comunque prigioniere della loro natura. 
Per coloro che leggono fra le righe e che bucherebbero la pagina pur di scoprirne il vero senso. 
Per coloro che vanno oltre, ove non si sa, basta che sia oltre.
Per voi che mi aprirete cercando risposte e svago, trovando invece domande e passione. 
Per tutti voi, c’è un complesso insieme dell’essere che vuole semplicemente essere vissuto.

Il profumo dei giacinti selvatici

15.00

Fatima vive in un contesto sociale dove “libertà” è solo una parola impronunciabile, essendo figlia del popolo albanese, ostaggio di un dittatore. L’intraprendente ragazza cerca di superare i molti ostacoli dovuti anche al suo essere donna ed a trovare il modo di vivere una vita dignitosa come insegnante. Durante un campo di lavoro scopre che Qamil è il ragazzo che ha rifiutato di sposarla e di sottostare alla tradizione dei matrimoni combinati. La sua vita riceve forti scossoni con l’emigrazione in Italia dei suoi tre figli. Alla morte del marito anche lei vi si trasferisce ma il suo sogno è tornare alle sue radici.

Locorotondo: il rumore dei ricordi

15.00
L’opera rappresenta un racconto per foto e immagini di una estate a Locorotondo. Due, su tutti, gli eventi che colorano il paesino della Valle d’Itria: il Locus Festival e la festa patronale di San Rocco, chiusa con i fuochi pirotecnici. Da qui si sviluppa il racconto dell’autore, che propone la propria visione del paese.​ 
Caro Lettore, custodisci tutti questi ricordi e sfogliali uno alla volta, soprattutto quando la vita ti metterà alla prova. Non aver paura perché, come è stato per me, per tutti ci sarà sempre una ricorrenza da festeggiare e un San Rocco da aspettare.

Lettere 1927-1976

15.00

Le Lettere sono tra i pochi documenti che possediamo del Venerabile Francesco Convertini da cui traspare quella saggezza contadina e quel sano realismo di vita che ne fece un evangelizzatore instancabile. Spese tutta la sua vita a questo scopo, sino agli ultimi istanti quando, ormai prossimo alla morte, trovava la forza di raccomandare questa o quella persona. Le sue Lettere sono tutte pervase dall’ansia di portare la lieta novella. Non si riesce ad immaginare padre Francesco al tavolino. La sua vita di missionario è stata un continuo viaggiare: in bicicletta, a cavallo e il più delle volte a piedi. Questo suo camminare a piedi è forse l’atteggiamento che meglio ritrae l’instancabile missionario. L’ardore che infiamma il suo cuore di apostolo del vangelo risuona sulle labbra: “Una volta missionario, sempre missionario!”; “Guai se non evangelizziamo!”; “Per loro tutto me stesso, anche le mie ossa!”; “Gesù ti ama, ecco perché ti amo!”; “Siete più preziosi di tutto il mondo!”; “In tutti regni Gesù!”; “Gloria a Cristo, Jay Jisu!”.
Padre Francesco consegna a ciascuno di noi una testimonianza, scritta il 24 settembre 1973: “Dopo sei mesi di ospedale la mia salute è un po’ debole, mi sembra di essere una pignatta rotta e rattoppata. Tuttavia il misericordioso Gesù mi aiuta miracolosamente nel Suo lavoro delle anime. Mi faccio portare in città e poi ritorno a piedi, dopo aver fatto conoscere Gesù. Finite le confessioni a casa, vado tra i pagani, molto più buoni di certi cristiani.
Aff.mo nel Cuore di Gesù, sacerdote Francesco”.
(dalla Presentazione di Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale)

Mimose e Spine

15.00

Di tutti i soprusi rivolti contro le donne, ce ne sono alcuni di cui non si parla: quella violenza intima che non è solo violenza carnale.
La violenza sottile scagliata con gli atteggiamenti, i giudizi, i gesti, i linguaggi che fendono il cuore intimo femminile; la violenza che insinua tra le parole, nascosta tra i bottoni dei camici bianchi o nella bolgia di una società che lotta e gioisce per le conquiste femminili ma sfodera linguaggi e atteggiamenti misogini.
Penetra la carne, non solo con le dita, punge come spine, che diventano lame. Permea la cultura, la società, rendendo accettabile e giustificato ciò che oggi sembra “normale”.
La violenza verbale perpetrata spesso nei passaggi che scandiscono la vita ciclica, nei frangenti più delicati che necessitano di cura e accoglienza, per aiutare ogni donna nel suo nuovo sbocciare, ma che talvolta nascondono insidie, pungenti come spine. Tale opera porta alla luce il tema della violenza di genere nell’ambito della biologia femminile, con approfondimenti in merito alla violenza ostetrica e ginecologica nelle diverse fasi della vita di una donna (durante la vita fertile, nella perdita di un figlio, nel parto e nell’accudimento di un bambino, nella sessualità complicata e nella menopausa), sullo sfondo del giudizio sociale e della violenza sottile perpetrata con le parole e gli atteggiamenti culturalmente predominanti. L’intento del libro è quello di sensibilizzare tutta la comunità portando alla luce un tema inedito e sconosciuto, dare voce alla sofferenza di donne che hanno vissuto questo tipo di violenza, raccontate dall’autrice in prima persona, promuovendo una nuova consapevolezza di genere.

#manteniamociforte. Formazione alla Amatriciana

15.00

Il libro racconta la nascita e la storia del progetto: “Formazione alla Amatriciana”.
L’8 Ottobre 2016 a Milano il primo Forum, poi il secondo ad Amatrice ed il terzo a Roma.
I contributi dei professionisti e imprenditori intervenuti al Forum, raccolti in questo libro che rappresenta una “cassetta degli attrezzi”  polivalente  per “mantenersi forte” se un giorno ci “dovesse tremare la terra sotto i piedi” e fossimo costretti a ricominciare.
L’ideatore del Forum: Sergio Gaglianese.
La curatrice del libro: Giulia Reina.
Introduzione Sergio Pirozzi.
Prefazione Angelo Deiana e Stefano Cianciotta.
L’intero ricavato sarà destinato alla ricostruzione della Biblioteca di Amatrice.

 

Scopri gli Autori che hanno contribuito al Libro.

Binario 11

15.00

Due personaggi, un uomo e una donna si perdono, si incontrano e si inseguono su e giù per l’Italia in una folle storia d’amore negli anni antecedenti all’uso del cellulare, tra telefonate interrotte, portieri d’albergo, treni persi o in ritardo, reminiscenze letterarie. All’interno dei racconti del ferroviere e della donna dai capelli neri si intrecciano storie secondarie, racconti fantastici, aneddoti storici. Sullo sfondo di una Milano da riscoprire i due protagonisti entrano a far parte di una galleria di personaggi grotteschi, memorie personali, stazioni insignificanti dove il racconto si confonde con la vita.

Prof infame per te solo lame

15.00
Mentre spiego uno rifà il letto (ordini di mamma, dice).
Altri due sono in pigiama. Un’alunna mi dice che va a prendere il collirio per gli occhi. Un altro segue la lezione in giro per casa alla ricerca del wifi. Uno ha il dito rotto da tre mesi e non può scrivere. Uno si collega dal giardino perché dice che in casa non ci sono stanze libere. Il suo amico è sul balcone perché in casa non prende internet. A un altro suonano sempre il campanello e deve andare a vedere chi è. Ci mette dagli otto ai quindici minuti ogni volta. E anche io mi domando chi è che suona sempre al mio studente quando fa lezione con me. Che poi non si può nemmeno uscire di casa. So che un suo compagno abita di fronte a lui, allora gli chiedo di controllare dalla finestra e fare la spia.
Quello più cattivo ha escogitato una cosa diabolica: ha messo la webcam di fronte alla tv. Vedo le sue partite alla play. Sta giocando la Champions con il Frosinone. Quando segna, gli omini esultano facendomi il medio.
Un giorno è comparsa la bidella alle 8 in punto. Dice che il Preside le ha detto di controllare assenze e ritardatari.
“Perché tanto non abbiamo niente da fare”, dice. Ha anche cominciato a seguire le lezioni, ogni tanto alza pure la mano. Sulle capitali va fortissimo.
Gol del Frosinone. Ha segnato Fermolla al 52’.

Milano città di passaggio o di nuove radici? 2021

15.00

“Non sembra di essere a Milano!” Quante volte abbiamo ascoltato queste parole? Le pronunciano tutti, milanesi di nascita e persone venute da fuori, stupiti per la meraviglia dei tanti luoghi magici che la metropoli nota al mondo per la moda, il business, il traffico e i grattacieli custodisce silenziosa. Pensare a nuove radici significa anche questo! Autori da tutta Italia hanno provato a mettere nero su bianco questo tema. Un caleidoscopio di punti di vista per raccontare la città di Milano di ieri e di oggi, con uno sguardo fisso sul domani.

Risolatte a colazione

15.00

Ecco a voi un quadernetto di racconti e disegni che immortalano i piccoli momenti di quotidianità di un’inizio estate milanese. Quotidianità un po’ meno quotidiana di quanto si possa pensare. Quotidianità fatta di curiose avventure, vissute un po’ a cavallo di una biciclettina grigio pastello, e un po’ a raccogliere frutta e ortaggi in un orto sul tetto di un grattacielo. Insomma, è una quotidianità squisitamente pittoresca… la quotidianità della Risolartista.

Spenck, eroe di un altro mondo

15.00
Spenck e Doc sono due giovani amici di venticinque anni che, un giorno di metà giugno 2010, si ritrovarono a passeggiare tra le murge pugliesi, da qualche parte in provincia di Bari. A loro piaceva fare piccole escursioni, dato che erano amici di vecchia data. Avevano molte passioni in comune, come le arti marziali, i videogiochi, i film di fantascienza e tanto altro…

Now

15.00

Questo volume raccoglie scatti fotografici, racconti e riflessioni elaborate nel corso di un progetto di formazione rivolto a ragazzi poco più che maggiorenni. Un laboratorio di espressione personale  che, attraverso la fotografia e la videoripresa, potesse offrire a tutti loro la possibilità di esprimere il proprio modo di essere e la propria individualità.
I ragazzi hanno raccontato le loro storie, in una perfetta espressione borderline tra il vero e l’immaginario, in continua alternanza tra la narrazione del passato, la semplice rappresentazione del presente ed una visione quasi filmica del futuro. Gli scatti che li ritraggono sono tutti realizzati dagli stessi ragazzi, attraverso sperimentazioni informali, in bilico tra la spontaneità e la ricerca di un’immagine personale, voluta e costruita, che dovesse accompagnare le loro storie come la locandina di un film. Un esperimento di narrazione dove si perde il confine tra l’attimo di uno scatto che ferma il presente ed una libera interpretazione del sogno che disegna il futuro, come fossero “prove tecniche di immaginazione”.
Attraverso la fotografia ed il racconto sono stati messi a fuoco due differenti aspetti: quello che attiene al presente, vissuto come condizione contingente imposta dall’assetto provvisorio del mondo esterno, e quella del futuro che prende forma nel labirinto dell’immaginazione.
Immaginare è un esercizio che non coinvolge soltanto la sfera emotiva ma anche la razionalità. Il linguaggio delle immagini sottoposte alla percezione visiva non inibisce i meccanismi di rielaborazione e, a volte, innesca un nuovo processo generativo di pensieri e progetti. E’ questo l’obiettivo, nobile e necessario, che vorremmo affidare ai giovani, in una società che sembra essersi smarrita tra gli schemi virtuali e dove il culto dell’immagine esalta solo una visione artefatta e omologata della realtà.
Il libro propone interessanti riflessioni sul potenziale comunicativo della fotografia come linguaggio complementare rispetto a quello delle parole e coniugato con le molteplici espressioni culturali e sociali offerte dal cinema, dalla scrittura e dal web.

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