Filastrocche un po’ stonate
€13.00Se potessi stonerei tutte le filastrocche del mondo, per poi chiedere ai bambini di comporre nuove melodie con le loro parole. Sarebbe come armonizzare il più grande caos dell’universo.
Se potessi stonerei tutte le filastrocche del mondo, per poi chiedere ai bambini di comporre nuove melodie con le loro parole. Sarebbe come armonizzare il più grande caos dell’universo.
L’autrice in questo suo primo romanzo esplode e fa deflagare la sua potenza narrativa e, soprattutto, la sua potenza descrittiva in un mosaico tutto da scoprire. È la storia di una donna affetta dal disturbo neurologico della narcolessia e che la costringe a vivere costantemente in uno stato di alterata appercezione della realtà. Il corpo è il protagonista indiscusso di un romanzo che unisce forza e coraggio.
Il vino è l’argomento che lega i racconti presenti in questa raccolta, leggi i 10 migliori dell’edizione 2016 del concorso letterario Racconti diVini. Maniere differenti di interpretare un mondo legato alle singole e personali esperienze e ai diversi luoghi di provenienza degli autori. Storie appassionanti, da leggere tutte d’un sorso.
“Ogni luogo è dentro di noi e fa parte di un sogno quasi mai sognato ma sussurrato dal vento al nostro cuore”
Centoventi racconti brevissimi, che si leggono in un minuto. Storie tristi, divertenti, paradossali, ma sempre con un finale inaspettato.
Può un incontro casuale sconvolgere la realtà quotidiana? È quanto accade a Vittoria, afflitta a causa di un tragico evento, che trova in Daniele, giovanissimo candidato sindaco, un “illuminato” maestro. La curiosità e la voglia di superare il dolore spingono Vittoria su un percorso che ben presto cambierà in meglio la sua vita e quella delle persone a lei vicine, mentre un amore che sembrava perduto sta per tornare…
L’eros è pudore e vita. È una forza viscereale e prepotente, un’energia raffinata in grado di smuovere le montagne. L’eros è gioco, abbandono e intesa, ma soprattutto un desiderio struggente di sentirci liberi di amare e gioire dell’attesa, più che del carnale fine ultimo del compimento del sublime.
Il vino è l’argomento che lega i racconti presenti in questa raccolta, leggi i 10 migliori dell’edizione 2018 del concorso letterario Racconti diVini. Maniere differenti di interpretare un mondo legato alle singole e personali esperienze e ai diversi luoghi di provenienza degli autori. Storie appassionanti, da leggere tutte d’un sorso.
Il libro nasce con l’intento di raccontare la Milano di oggi e quello che questa città rappresenta per migliaia di donne, uomini e giovani che la scelgono ogni giorno, immaginando quello che potrà diventare. Una Milano che sarà̀ sempre più attenta alla salute e al benessere di tutti i suoi cittadini, che saprà̀ consolidare quel senso di comunità̀ che è proprio dei milanesi e infine protesa verso il raggiungimento di una completa sostenibilità̀. Un concetto, questo espresso dalla filosofia della città in 15 minuti, di una nuova vocazione economica affidabile e in forte ascesa e di un nuovo modello sanitario e socio assistenziale domiciliare e territoriale vicino, chiaro e completo che accompagni e sostenga i suoi cittadini in tutte le fasi della loro vita, per permettere loro di raggiungere davvero un “buon vivere”. Sarà, infatti, la costruzione di un’offerta che abbia come cardine l’elevata qualità̀ della vita a garantire a Milano la forza necessaria per mantenere la sua attrattività nella competizione globale.
Ad aprire il testo è un’introduzione a firma di Antonio Decaro, presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, che racconta la complessità del ruolo dei Sindaci italiani e la necessità di approfondire le tematiche di questo libro, fondamentali per l’evoluzione delle città . La postfazione, invece, è scritta dal Sindaco Beppe Sala, che illustra la situazione di Milano e la missione del suo prossimo mandato.
Agenda 2022
Ière na volte i jère tànne quanne, ‘a lebbrètte, l’avèvene ques tutt’ quànde.
Un piccolo quadernetto con la copertina nera con cui, la buona madre di famiglia, sI occupava di tutto. S’alzava molto presto al mattino per preparare la gavetta al marito che andava a lavorare a “giornate”, mentre lei badava alla casa, ai figli e andava a fare la spesa.
Andava da Bellina, un piccolo alimentari vicino casa, per prendere il pane e altre cose che servivano per dar da magiare ai suoi figli. Al momento del conto la frase era sempre la stessa: «Bellì, sìgne sòp’ ‘a lebbrètte.»
Solo nei giorni di festa era possibile mangiare carne. Si andava dò Pulàcc per comprare duò tacch di carne per il sugo. Al momento del conto il rituale era sempre lo stesso: «Grazie ù mè, signe sòp’ ‘a lebbrette.»
È così era per tante famiglie umili e oneste che chiùdevene i cùnd ogni sabato per ricominciare, poi, il lunedì successivo, quelle più fortunate avevano il capofamiglia che lavorava all’Italsider di Taranto e saldavano il debito mensilmente.
‘A lebbrètte… Un passato non tanto lontano dove, per chiudere un accordo, bastava una stretta di mano guardandosi negli occhi…
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima e quel passato, non tanto lontano, era abitato da persone umili e oneste che ‘a lebbrètte era solo un quaderno dove si scrivevano “appunti” perché qualsiasi cosa si chiedeva e si otteneva guardandosi negli occhi.
Oggi ‘a lebbrètte non esiste più… Paghiamo in forma “digitale”. Possiamo comprare di tutto anche restando a casa o attraverso il telefonino…
Come sarebbe bello ricominciare a guardarci negli occhi.
Questo libro non è un manuale di storia dell’arte, né un saggio sulla storia della critica d’arte, ma è il grido di tutti i giovani che come me, ormai stanchi della mercificazione impersonale della società virtuale del nostro secolo, vogliono aguzzare lo spirito per fare dell’arte che ci circonda lo specchio per guardare l’anima delle cose. Perché la vita è molto più di quello che appare.
Qual è il peso dell’arte nella nostra vita? Questa è la domanda che mi pongo.
E attraverso le mie parole vorrei trasmettere a tutti che lo scopo supremo dell’Arte è quello di raggiungere la bellezza pura e sublime, la sola che si avvicina a Dio: verità e luce del mondo.
Ho voluto elaborare i miei pensieri in modo semplice, prendendo spunto da ciò che ci circonda ma soprattutto dai bambini, portatori sani di verità. Il mio non è un libro destinato agli addetti ai lavori, per questo il suo linguaggio è chiaro, così da poter avvicinare tutti a il meraviglioso mondo dell’arte che è ovunque.
Quindi per leggere questo libro non bisogna essere degli esperti, ma soltanto dei curiosi che vogliono guardare non semplicemente vedere!
Ci avete mai pensato a quante vite ci attraversano?
Tante, forse troppe.
Sei alla fermata di un tram o di un autobus e un perfetto sconosciuto diventa protagonista del tuo sguardo. Un perfetto sconosciuto veste i panni di un eroe in una storia a qualche passo dalla fantasia.
“Tutti gli amori nella mia testa” è una raccolta di racconti a tema amoroso. Nessuno dei personaggi descritti ha stretto la mano o parlato con l’autrice. Tutte le storie nascono da sguardi incrociati, cornette del telefono alzate erroneamente, discorsi sui mezzi pubblici.
Sono lettere d’amore per amori non sbocciati, probabilmente mai vissuti ove permane la speranza della necessità di amare.
Ogni racconto è avvolto in una cornice che indica il lato reale della vicenda raccontata: il momento in cui lo sconosciuto viene incoronato dallo sguardo curioso dell’autrice.
Eccessi, psicosi, attese, baci sudati: è l’amore allo specchio rivestito da una ventata di sana fantasia.
“Tutti gli amori nella mia testa” è una nenia d’amore, un grido di aiuto, una speranza, è la mutevolezza di un sentimento cantato dalla notte dei tempi.
Di tutti i soprusi rivolti contro le donne, ce ne sono alcuni di cui non si parla: quella violenza intima che non è solo violenza carnale.
La violenza sottile scagliata con gli atteggiamenti, i giudizi, i gesti, i linguaggi che fendono il cuore intimo femminile; la violenza che insinua tra le parole, nascosta tra i bottoni dei camici bianchi o nella bolgia di una società che lotta e gioisce per le conquiste femminili ma sfodera linguaggi e atteggiamenti misogini.
Penetra la carne, non solo con le dita, punge come spine, che diventano lame. Permea la cultura, la società, rendendo accettabile e giustificato ciò che oggi sembra “normale”.
La violenza verbale perpetrata spesso nei passaggi che scandiscono la vita ciclica, nei frangenti più delicati che necessitano di cura e accoglienza, per aiutare ogni donna nel suo nuovo sbocciare, ma che talvolta nascondono insidie, pungenti come spine. Tale opera porta alla luce il tema della violenza di genere nell’ambito della biologia femminile, con approfondimenti in merito alla violenza ostetrica e ginecologica nelle diverse fasi della vita di una donna (durante la vita fertile, nella perdita di un figlio, nel parto e nell’accudimento di un bambino, nella sessualità complicata e nella menopausa), sullo sfondo del giudizio sociale e della violenza sottile perpetrata con le parole e gli atteggiamenti culturalmente predominanti. L’intento del libro è quello di sensibilizzare tutta la comunità portando alla luce un tema inedito e sconosciuto, dare voce alla sofferenza di donne che hanno vissuto questo tipo di violenza, raccontate dall’autrice in prima persona, promuovendo una nuova consapevolezza di genere.
Il libro nasce con l’intento di raccontare la Milano di oggi e quello che questa città rappresenta per migliaia di donne, uomini e giovani che la scelgono ogni giorno, immaginando quello che potrà diventare. Una Milano che sarà̀ sempre più attenta alla salute e al benessere di tutti i suoi cittadini, che saprà̀ consolidare quel senso di comunità̀ che è proprio dei milanesi e infine protesa verso il raggiungimento di una completa sostenibilità̀. Un concetto, questo espresso dalla filosofia della città in 15 minuti, di una nuova vocazione economica affidabile e in forte ascesa e di un nuovo modello sanitario e socio assistenziale domiciliare e territoriale vicino, chiaro e completo che accompagni e sostenga i suoi cittadini in tutte le fasi della loro vita, per permettere loro di raggiungere davvero un “buon vivere”. Sarà, infatti, la costruzione di un’offerta che abbia come cardine l’elevata qualità̀ della vita a garantire a Milano la forza necessaria per mantenere la sua attrattività nella competizione globale.
Ad aprire il testo è un’introduzione a firma di Antonio Decaro, presidente dell’Anci e Sindaco di Bari, che racconta la complessità del ruolo dei Sindaci italiani e la necessità di approfondire le tematiche di questo libro, fondamentali per l’evoluzione delle città . La postfazione, invece, è scritta dal Sindaco Beppe Sala, che illustra la situazione di Milano e la missione del suo prossimo mandato.
C’è un solo modo per prendersi gioco del tempo soprattutto quando il “passato non torna”: riempire il “presente di poesia” così da poter vivere di uno “splendore futuro”