Miele nero I legami del Biviere
€15.00Ogni estate, Celeste affronta un interminabile viaggio da Milano a Lentini per far visita a nonna Resìna, con la quale, nonostante gli sforzi, non entra del tutto in sintonia. Resìna è una donna eccentrica che pare nasconda molti segreti.
Un giorno, nell’ora del crepuscolo, Celeste vede Miele dalla finestra: un tipino sopra le righe che suona un flauto di legno, accompagnandosi con un bicchiere di buon vino tra una nota stonata e l’altra. In città tutti sembrano conoscerlo, eppure nessuno sa dire se sia maschio o femmina. L’unica cosa certa è che viene dai dintorni del Biviere, un lago attorno al quale circolano leggende agghiaccianti.
Gli amici cercano di dissuadere Celeste dall’avventurarsi fino alle rive del lago con Miele, ma un gioco di attrazione e repulsione ha già avuto inizio.
Celeste dovrà fare i conti con il trauma che le impedisce di disegnare sorrisi sinceri ogni volta che mette piede nella città di Lentini, per poi scoprire tutta la forza che si nasconde tra le crepe di un corpo rotto.
Emiliano –
Ricco di dialoghi divertenti, di accurate descrizioni di situazioni di preoccupazioni sul futuro in cui è facile immedesimarsi, “Ma l’incertezza più bella ” si legge tutto di un fiato. E’ un inno alla vita, con le sue imperfezioni. Si ride molto, a volte ci si commuove, si scoprono le dinamiche di ambienti professionali diversi (Commissione europea, accademia, ONU, Farnesina) e arrivati all’ultima pagina si esce con uno sguardo diverso sul mondo.
Giovanna (proprietario verificato) –
Con piglio e puntiglio spassosi e arguti. affidandosi alla fluidità narrativa, “Ma l’incertezza è più bella” esplora scenari contemporanei, archetipi patriarcali, fenomenologia di amori contemporanei, precarietà lavorative abitative e affettive, burocrazia accademica e diplomatica. Un continuo, divertente ed emozionate dialogo tra fragilità e crescita. Da non perdere!