Saggio

IN NOMINE MATRIS

19.00

Vergine, Madre e Dea del popolo siciliano

“In Nomine Matris” nasce dall’intento di condurre il lettore in un viaggio nella storia di un popolo in cui il culto della Madre era radicato ancor prima che le Sacre Scritture parlassero di Maria, esplorando forme narrative, usanze tipiche e caratteri identitari della devozione. In Sicilia il culto di Maria è saldo e radicato in ogni città, paese, contrada, ma ad oggi non esiste ancora una raccolta di tutti i nomi di Maria, delle usanze che li contraddistinguono, delle origini arcaiche dei culti, pertanto si è scelto di raccogliere le sfaccettature di queste tradizioni attraverso il contributo di parlanti nativi e da fonti storiche che dal XVI secolo sono arrivate fino ai giorni nostri. La ricerca segue il filo rosso delle connessioni più affascinanti tra le divinità femminili venerate nella terra di Sicilia e i volti di Maria, con un’osservazione attenta, curiosa, fedele allo spirito del popolo del tempo, nella volontà sociologica di rispettare la visione degli eventi da parte dei devoti che a ciascuno di essi attribuivano un senso ben definito.

Questo viaggio tra i primi duecento nomi di Maria conosciuti dal popolo siciliano è intessuto per dare spazio all’approccio storico, culturale e cultuale della devozione, con riferimenti ai luoghi, all’iconografia, all’etimologia dei titoli e alle radici del culto. Il testo si estende per 350 pagine, corredato di foto dei luoghi più significativi, dei simulacri, dei momenti di festa popolare, delle connessioni con le divinità pre-cristiane.

Il grande gioco

19.90

Parte Prima: la Promessa

Cosa è il Grande Gioco e perché ne siamo tutti dentro?

Abbiamo affrontato una crisi epocale come la pandemia e, quando ne siamo usciti, ci siamo accorti che avevamo partecipato al più grande esperimento sociale della Storia: per molti mesi, 5 miliardi di persone erano rimaste a casa e avevano fatto business, affetti e relazioni solo digitalmente. Avevamo superato l’ultimo miglio, la vera fine del XX Secolo. L’avvento dell’era della Rete, dell’IA e della velocità, ma anche l’era delle nuove guerre e della fine del precedente ordine globale.

Cosa fare allora? A partire da un indice innovativo da leggere “tutto d’un fiato”, questo libro è il primo di una trilogia che vuole esplorare gli scenari evolutivi incerti e le reti che legano persone, imprese, professionisti, manager, governi, Istituzioni, finanza e tecnologia nel mondo del Grande Gioco.

Tutto questo per capire quali sono le consapevolezze possibili per essere pronti alla sfida straordinaria della “Promessa” del mondo del Grande Gioco. D’altra parte, come diceva Einstein, per ottenere risultati differenti bisogna fare cose differenti.

Ma, soprattutto, bisogna imparare a giocare al Grande Gioco.

Educare fa bene alla salute

20.00

Essere sereni e o soddisfatti si può e si deve. Non significa vivere senza regole o eccessi, ma esistere con sobria contenutezza e intelligenza emotiva. A differenza di altri testi e di altri studiosi, Educare fa bene alla salute di Antonella Demola è un vademecum che ci spiega la “forza curativa” della scuola che forma persone pensanti, realizzate e felici. La scuola rimane la più importante agenzia educativa per l’istruzione e la formazione dei giovani in cerca di una nuova collocazione categoriale, a causa della parentesi pandemica, con tutte le conseguenze di un disagio a livello psicologico e sociale che stenta ancora a scomparire.
Questo libro è stato scritto per illustrare una possibile via di uscita dal periodo di grande insicurezza nell’orientamento culturale che stiamo vivendo, mostrando che si può essere persone vincenti anche in un mondo in palese crisi di identità. Ciò non significa ricercare il successo a tutti i costi, ma predisporre i giovani a raggiungere la maturità conoscendo se stessi e il mondo che li circonda. Oltre ad alcune sezioni divulgative e motivazionali, il testo contiene un percorso educativo di sviluppo e di conoscenza del proprio Io, a partire dal riconoscimento e dalla gestione delle proprie emozioni con un metodo che l’Autrice chiama il Metodo dell’alfabetizzazione emotiva. È innegabile che le emozioni e i sentimenti siano alla base dell’apprendimento umano e dell’equilibrio personale, motivo per cui si fa sovente riferimento a evidenze psicologiche, scientifiche e nutrizionali. Altro elemento importante affrontato nel saggio è la possibilità di orientare le nuove generazioni all’ abilità di vivere mirando alla longevità e seguendo i principi e le finalità delle varie educazioni scolastiche, a partire da una educazione alimentare   mediterranea e   salutare, giacché il fine ultimo della persona umana è sì la conoscenza della realtà attraverso lo studio delle discipline, ma anche delle varie educazioni che la scuola propone per la crescita sana e stabile della propria personalità. Quest’ultima deve essere armonica (e non disturbata), altresì orientata a recepire i valori dell’autostima, dell’empatia e della sociabilità.  Essere in armonia con il proprio corpo e la propria mente apre le porte ad una vita più appagata ed esemplare. Diventare nel tempo persone belle, buone e positive non è semplicemente una questione estetica e morale, ma significa potenzialmente migliorare la qualità della nostra esistenza in questo particolare decennio del XXI secolo.