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Romanzo

Il falegname

15.00

“Il segreto non è non avere mai un fallimento, mai subire una stroncatura, mai subire una critica, è impossibile non incappare mai in un disastro, in un insuccesso, una sconfitta, il segreto vero è saperlo affrontare quando si presenta, incassare il colpo e riprendersi, leccarsi le ferite, poi proseguire.”

Una storia familiare: i loro volti, le parole, i passi incerti per arrivare al traguardo. E scoprire che non esiste nessun traguardo da raggiungere se non quello di godersi il viaggio, le piccole cose, accogliere la felicità.
Un romanzo delicato, una carezza gentile – quella di un amico – che ricorda al lettore di aprire gli occhi e vivere; insieme a Dario, all’odore del legno e alla semplicità della sua famiglia.

Il grande Iuba

13.00

“Io invece dico che Iuba è una parola che non esiste. L’ho inventata io. È nata per errore. Non significa nulla e per questo ha un’infinità di significati. La prima volta l’ho pronunciata alla morte di mio padre ed è subito riuscita a farmi stare meglio. Poi è divenuta qualcos’altro: una carezza inaspettata, un’esplosione di emozioni. Il mio inno alla libertà!”

Intimo da brividi

15.00

 

Sottotitolo: Fattori imprescindibili per la conservazione della coppia

È un’utopia l’amore e come tale va trattato.

Il sottotitolo dell’opera (Fattori imprescindibili per la conservazione della coppia) guida il lettore alla scoperta di quell’entità bifronte che come si sa è estremamente fragile e problematica.

Stare, essere nella coppia, desiderare che sia appagante e durevole comporta una sorta di ammaestramento del proprio comportamento in vista dell’altro. Se ne deduce che la felicità non è casuale, ma il risultato di un impegnativo lavoro su se stessi che richiede apertura mentale e notevole tenuta psicologica.

Solo accettando gli spazi di libertà dell’altro e rifiutando l’idea di possesso, la felicità si materializza come qualcosa di tangibile e non un immaginario chimerico. Andrea ed Emma, i protagonisti del romanzo – di cui osserviamo molto dappresso le vicende, finanche quelle più riservate – si riveleranno detentori di questa verità.

Il racconto è un ricco scenario di vita vissuta, scandita da avvenimenti che in modo o in un altro modificano le abitudini della coppia, che se desidera sopravvivere deve imparare ad adeguarsi al subentro di nuovi elementi: i figli, il cambiamento della propria fisicità, finanche l’ampiezza del desiderio che non si esaurisce nel rapporto con il partner.

L’apparato Umano

18.00

Chi siamo quando le nostre azioni, i nostri pensieri, sono governati da demoni oscuri e incontrollabili che prendono possesso delle nostre scelte, del nostro corpo?

Cosa accade quando l’organismo diventa un “apparato umano difettoso” in balia di una patologia che condiziona non solo le azioni più semplici, ma influenza anche i sentimenti più puri, trasformando in incertezza e paura emozioni capaci di destabilizzare il normale fluire degli eventi?

Giuliano è un ragazzo lontano dagli occhi inquisitori dei suoi compaesani, indifferente a coloro che lo vedono solo per quello che indossa, per come si mostra. Le verità è che la gente è incapace di cogliere la paura e il dolore che lo divorano.

Sarà l’amore travolgente con Selene che porterà il ragazzo a conoscersi e a combattere i mostri più nascosti della sua personalità, accettando così l’amore in tutte le sue sfaccettature.

 

L’orizzonte oltre il confine

19.00

«La storia verosimile di tutti noi. Anche la tua»

Una storia nella storia, dove confine e orizzonte si confondono, facendo crollare ogni certezza, al protagonista così come al lettore.

Un percorso alla scoperta di quelle verità nascoste dietro il bagliore di molteplici illusioni, che porterà alla luce realtà del tutto diverse e inaspettate.

Come si fa a capire cos’è davvero reale? Cos’è che rende il confine un orizzonte?

L’ultimo viaggio di Werner Müde

16.00

“Stanotte prenderò idealmente per mano tutte le persone alle quali ho voluto bene e che, a lungo o per poco, a loro volta me ne hanno voluto. Mi restano alcune ore da passare insieme al ricordo della loro compagnia e non voglio perderle: senza di loro non avrei mai potuto conservare quegli occhi da bambino che, nonostante tutto, ho ancora oggi quando suono il pianoforte.”

La scomparsa della scarlot di marene

15.00

Che fine ha fatto il dolce con cui il ventenne Bruno Maestri sperava di far colpo sulla ragazza dei suoi sogni? Riusciranno Bruno e i suoi amici a sbrogliare una matassa di coincidenze talmente aggrovigliate da sembrare impossibili? Sullo sfondo degli anni Ottanta, si sviluppa una storia dai contorni esilaranti che scorre fluida fra i sentimenti vulnerabili dei giovani e le preoccupazioni degli adulti. E alla fine ci pensa Maghemàl, un cane immaginario che forse un giorno diventerà un fumetto, a soccorrere il protagonista nei suoi fragili rapporti con le ragazze.

Le idi di marzo

22.00

Le idi di marzo è un romanzo con due anime, spy story e techno thriller. Il protagonista è un funzionario di polizia la cui vita privata viene stravolta dall’indagine più importante della sua vita, l’assassinio del presidente del COPACO, il Comitato Parlamentare di controllo sui servizi segreti e uno dei senatori più influenti della Repubblica, apice di una crisi democratica che spingerà il Paese sull’orlo della catastrofe. Alla ricerca delle radici di una congiura fratricida il commissario De Falco si perderà negli ideali del traditore e non sentendosi più imparziale comprenderà d’aver contribuito ad assassinare Giulio Cesare, alle idi di marzo.

Miele nero I legami del Biviere

15.00

Ogni estate, Celeste affronta un interminabile viaggio da Milano a Lentini per far visita a nonna Resìna, con la quale, nonostante gli sforzi, non entra del tutto in sintonia. Resìna è una donna eccentrica che pare nasconda molti segreti.
Un giorno, nell’ora del crepuscolo, Celeste vede Miele dalla finestra: un tipino sopra le righe che suona un flauto di legno, accompagnandosi con un bicchiere di buon vino tra una nota stonata e l’altra. In città tutti sembrano conoscerlo, eppure nessuno sa dire se sia maschio o femmina. L’unica cosa certa è che viene dai dintorni del Biviere, un lago attorno al quale circolano leggende agghiaccianti.
Gli amici cercano di dissuadere Celeste dall’avventurarsi fino alle rive del lago con Miele, ma un gioco di attrazione e repulsione ha già avuto inizio.
Celeste dovrà fare i conti con il trauma che le impedisce di disegnare sorrisi sinceri ogni volta che mette piede nella città di Lentini, per poi scoprire tutta la forza che si nasconde tra le crepe di un corpo rotto.

Mommeo dimonio

16.00

UN DIVERTIMENTO LETTERARIO 

E CON QUALE STUPORE QUELL’ESERCITO PROFESSIONISTA VEDE MOMMEO PIRATA E LA VECCHINA LUPO DI MARE ALZARSI SGOCCIANDO SANGUE CHE È SOLO TRUCCO E MASCHERATA! CON QUALE MERAVIGLIA VEDONO I MORTI SPIANARE LE ARMI E FARE FUOCO!

Mommeo dimonio che per il mondo va a far disastri, si fa marinaio, soldato, novizio e altri mille. La voce sferraglia lamine e ruote dentate ed è rapinoso il passo, come nel folto ombroso il predatore dietro alla preda. Gli viene, la sua malvagità assassina, dall’impegno di guastatore, dall’esercitata perizia di imbroglione, dall’arte sua, insomma, che è simulazione, menzogna e ingannamento. A lui, arrogante dimonio, capitò di scoprire il segreto del quadro di Antonello da Messina.

Nature boy

17.00

Ulisse, finalmente in vacanza al mare nella sua amata Liguria, è un giovane uomo di città dal piglio piuttosto sagace. Dotato di una naturale inclinazione per l’introspezione, mosso dalla curiosità, dai desideri e da un prepotente spirito d’avventura, ma ancora afflitto dal ricordo degli incubi che faceva da bambino, si trova a fare i conti con la propria capacità di discernimento quando, in seguito a un brutto incidente nella notte di Ferragosto su cui indaga la Stradale, si risveglia dal coma completamente al buio.
Sarà un nuovo sogno ricorrente ambientato in una scogliera deserta, sogno in cui Ulisse incontra un giovanotto bellissimo, misterioso e inafferrabile del quale si innamora e che in lui evoca il protagonista della sua canzone preferita di sempre, “Nature boy”, a dargli asilo dalla paura che la cecità cui è costretto non sia, come auspicano i medici e l’infermiere Mauro, temporanea.
L’oscurità amplifica ogni percezione di Ulisse. E la verosimiglianza delle sensazioni provate nei sogni, così come una serie di inspiegabili coincidenze tra essi e la veglia, lo confondono vieppiù. Cosa è successo la notte dell’incidente? Quel ragazzo esiste davvero oppure è solo il frutto dell’immaginazione? Forse, quei sogni e quell’amore impossibile non sono soltanto una via di fuga da una realtà ostile e da un futuro incerto, come suggerisce un vecchio amico di Ulisse, intercettando i suoi sospetti. Forse sono la chiave per comprendere cosa sia accaduto veramente.

Nicola di Myra

17.00

“Un uomo saggio e coraggioso non sa di esserlo: lo è, e basta. Ma è purtroppo un cattivo uso del pensiero, e un vizio deprecabile del nostro tempo, quello di declamare e ostentare virtù, senza che ne segua veritiera dimostranza.”

Questo è Nicola di Myra, un asceta dell’azione, nato in Turchia nel IV secolo, alle soglie del tramonto dell’Impero, il cui istinto lo porta a difendere anche a costo della vita i propri sogni di pace universale.

Per amore di Olga La storia di come sono diventata mamma

15.00

La travagliata storia storia di una coppia che cerca di adottare una bambini bielorussa di nome Olga. La storia di un amore incondizionato di una coppia di genitori verso la loro nuova figlia. Un’unica parola d’ordine “Amore”, quello dei bambini che aspettano il sorriso di qualcuno che li rimetta in pace con un mondo che non hanno scelto, quello di genitori disposti a ogni sacrificio per avere un figlio a cui donare se stessi. E poi l’attesa, la paura di non riuscire, l’angoscia che alla fine diventa felicità. Felicità purissima, urlata a squarciagola perché non c’è emozione più grande dell’essere genitore. Così come non c’è “Amore” più grande di quello che possono darti una madre e un padre.

Ponti di sutura

19.00

Esther e Lucio hanno in apparenza solo una cosa in comune: l’infelicità. Lei è un’adolescente emarginata, sola e insicura. Lui un quarantenne divorziato, con il vizio dell’alcol e del gioco. Si incontrano dove decidono di farla finita: un vecchio ponte in una zona abbandonata della città. Quando stanno per lanciarsi nel vuoto, i due vengono salvati dalla filosofia. Zenone e Valeria li stanno tenendo d’occhio da tempo, fanno parte di due scuole di pensiero nemiche. I precetti dell’epicureismo e le idee dello stoicismo, proprio come nell’antichità, sono rivali; capitanate da due vecchi amici, divenuti antagonisti. Esther e Lucio imparano a guardare la vita con altri occhi, cambiano il loro modo di agire ma si trovano coinvolti nella faida tra le due dottrine.
Grazie ai legami che intrecciano cercheranno di guarire le ferite del passato ricordando, agli antagonisti ma anche ai lettori, che la comunicazione è uno dei primi insegnamenti per trovare la felicità.

Presto occuperemo il paradiso

22.00

Manuel è un giovane e talentuoso gamer che, durante le dirette in rete, ama vestirsi come il John Travolta del mai dimenticato “Saturday Night Fever”.
Coinvolto suo malgrado in un programma di sperimentazione sulla rimozione dei ricordi, vive una traumatizzante esperienza di neuro-simulazione interattiva nell’anno 1977. In questo spazio dove Metaverso, gaming e Al rendono difficilmente decifrabile il confine tra reale e virtuale, si ritrova come conduttore di una radio libera a fianco del proprio padre e con la medesima età, attraversando gli eventi dell’infuocato periodo: le lotte studentesche, le occupazioni, i concerti, le autoriduzioni, il convegno di Bologna, il terrorismo.