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Romanzo

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I sentieri di Zoe

13.00

“I sentieri di Zoe” è un breve romanzo-diario, ambientato ad Acquaforte, un ipotetico paesino di montagna dalla tipica mentalità ristretta. La giovane Zoe vive e soffre in questa piccola realtà soffocante, dove spiccano figure come la vecchia Adele, a suo dire capace di parlare con le anime dei defunti, o il gruppo anonimo di anziani, presenza tradizionale in ogni bar che si rispetti.
Zoe decide di scappare e di trasferirsi in una grande città. Ma dopo anni tornano i fantasmi del passato…

Il battito periodico delle palpebre

17.00

Tutta la luce che i tuoi occhi vedranno

In una ventosa mattina di marzo, Francesca sfila la coperta che si trova tra la sella e il dorso del suo cavallo: nell’aria elettrica, l’animale impenna per la violenza della scossa. Nella notte, le conseguenze della caduta si complicano gravemente.

Francesca, disancorata dalla sua coscienza, vive un’esperienza ai confini della vita, arrivando a sfiorare vette celesti e portandone indietro, da sopravvissuta, la nitida testimonianza di un proseguimento dell’esistenza oltre il nostro percorso terreno. Le sue parole conducono per mano il lettore lungo il segreto e l’incanto di un viaggio capace di regalare uno scorcio della dimensione che ci attende.

Questa è una storia realmente accaduta.

Prefazione di Piero Calvi Parisetti, medico tra i massimi esperti internazionali in NDE – Near Death Experience.

Il falegname

15.00

“Il segreto non è non avere mai un fallimento, mai subire una stroncatura, mai subire una critica, è impossibile non incappare mai in un disastro, in un insuccesso, una sconfitta, il segreto vero è saperlo affrontare quando si presenta, incassare il colpo e riprendersi, leccarsi le ferite, poi proseguire.”

Una storia familiare: i loro volti, le parole, i passi incerti per arrivare al traguardo. E scoprire che non esiste nessun traguardo da raggiungere se non quello di godersi il viaggio, le piccole cose, accogliere la felicità.
Un romanzo delicato, una carezza gentile – quella di un amico – che ricorda al lettore di aprire gli occhi e vivere; insieme a Dario, all’odore del legno e alla semplicità della sua famiglia.

Il grande Iuba

13.00

“Io invece dico che Iuba è una parola che non esiste. L’ho inventata io. È nata per errore. Non significa nulla e per questo ha un’infinità di significati. La prima volta l’ho pronunciata alla morte di mio padre ed è subito riuscita a farmi stare meglio. Poi è divenuta qualcos’altro: una carezza inaspettata, un’esplosione di emozioni. Il mio inno alla libertà!”

Il valore della vita

18.00

La diciottenne Claudia vede il suo mondo stravolto da una scoperta inattesa: è incinta.

Sopraffatta dalle pressioni della madre, della migliore amica e del padre del bambino, la vita della ragazza si trasforma in un percorso pieno di dubbi, sfide e scelte difficili.

In un viaggio che intreccia amore, dolore e fede, Claudia si affida all’appoggio di poche figure cruciali; tra queste, la nonna paterna emerge come un faro di saggezza, capace di guidarla con il suo esempio e le sue parole profonde, facendole riscoprire il valore della vita e il significato del coraggio.

Ambientato tra Bari e Monopoli, questo romanzo racconta la forza della speranza e il potere dell’amore, che permette di superare anche le tempeste più dif-ficili, ricordandoci che nessun cammino è impossibile quando ci si sente amati.

Intimo da brividi

15.00

 

Sottotitolo: Fattori imprescindibili per la conservazione della coppia

È un’utopia l’amore e come tale va trattato.

Il sottotitolo dell’opera (Fattori imprescindibili per la conservazione della coppia) guida il lettore alla scoperta di quell’entità bifronte che come si sa è estremamente fragile e problematica.

Stare, essere nella coppia, desiderare che sia appagante e durevole comporta una sorta di ammaestramento del proprio comportamento in vista dell’altro. Se ne deduce che la felicità non è casuale, ma il risultato di un impegnativo lavoro su se stessi che richiede apertura mentale e notevole tenuta psicologica.

Solo accettando gli spazi di libertà dell’altro e rifiutando l’idea di possesso, la felicità si materializza come qualcosa di tangibile e non un immaginario chimerico. Andrea ed Emma, i protagonisti del romanzo – di cui osserviamo molto dappresso le vicende, finanche quelle più riservate – si riveleranno detentori di questa verità.

Il racconto è un ricco scenario di vita vissuta, scandita da avvenimenti che in modo o in un altro modificano le abitudini della coppia, che se desidera sopravvivere deve imparare ad adeguarsi al subentro di nuovi elementi: i figli, il cambiamento della propria fisicità, finanche l’ampiezza del desiderio che non si esaurisce nel rapporto con il partner.

L’apparato Umano

18.00

Chi siamo quando le nostre azioni, i nostri pensieri, sono governati da demoni oscuri e incontrollabili che prendono possesso delle nostre scelte, del nostro corpo?

Cosa accade quando l’organismo diventa un “apparato umano difettoso” in balia di una patologia che condiziona non solo le azioni più semplici, ma influenza anche i sentimenti più puri, trasformando in incertezza e paura emozioni capaci di destabilizzare il normale fluire degli eventi?

Giuliano è un ragazzo lontano dagli occhi inquisitori dei suoi compaesani, indifferente a coloro che lo vedono solo per quello che indossa, per come si mostra. Le verità è che la gente è incapace di cogliere la paura e il dolore che lo divorano.

Sarà l’amore travolgente con Selene che porterà il ragazzo a conoscersi e a combattere i mostri più nascosti della sua personalità, accettando così l’amore in tutte le sue sfaccettature.

 

L’orizzonte oltre il confine

19.00

«La storia verosimile di tutti noi. Anche la tua»

Una storia nella storia, dove confine e orizzonte si confondono, facendo crollare ogni certezza, al protagonista così come al lettore.

Un percorso alla scoperta di quelle verità nascoste dietro il bagliore di molteplici illusioni, che porterà alla luce realtà del tutto diverse e inaspettate.

Come si fa a capire cos’è davvero reale? Cos’è che rende il confine un orizzonte?

L’ultimo viaggio di Werner Müde

16.00

“Stanotte prenderò idealmente per mano tutte le persone alle quali ho voluto bene e che, a lungo o per poco, a loro volta me ne hanno voluto. Mi restano alcune ore da passare insieme al ricordo della loro compagnia e non voglio perderle: senza di loro non avrei mai potuto conservare quegli occhi da bambino che, nonostante tutto, ho ancora oggi quando suono il pianoforte.”

La dura vita di Oscar Mellish

16.00

Oscar Mellish è un ragazzo timido e impacciato, che lotta per realizzare il suo sogno di diventare pianista nella New York caotica e spietata di oggi, lontano eco dei fasti dei locali jazz degli anni Venti e Trenta. E proprio come il jazz che tanto ama, Oscar è emotivo, imprevedibile e incompreso, ma anche profondamente autentico. Ogni volta che sale su un palco, le emozioni lo travolgono, spingendo il pubblico a voltargli le spalle. Eppure, né l’indifferenza nei suoi confronti, né il suo amore impossibile per la giovane Becky, né i dubbi sul suo futuro spegneranno il suo desiderio di continuare a suonare. Usato e poi rigettato da una città troppo grande e cinica per lui, Oscar, con l’aiuto degli strambi ma fedeli amici Ray e Mose, troverà la forza di ricominciare. Perché, come disse il trombettista Bix Beiderbecke: «Una delle cose che più mi piace del jazz, è che non so mai cosa viene dopo».

La ragazza della tonnara

15.00

Sono anni che vede scorrere i tonni sul nastro in fabbrica, se la sua vita fosse un film, il titolo di testa e probabilmente anche quello di coda direbbe di lei: “La ragazza della Tonnara” e nient’altro.

La sua vena intellettuale, tramortita da un lavoro alienante ed anestetizzata dagli aperitivi della mondanità locale, si esprime dando libero sfogo alla noia.

“comestaiquicomestailacomevaconquellola”, così, al bar, per riempirsi la bocca di patatine, di compagnia e di umorismo.

Alla ricerca di un pubblico, alla ricerca di sé, racconta con sincerità la brutalità del vivere secondo l’ingranaggio della società contemporanea.

Brevi racconti, generazionali per natura, sono il risultato di una vita connotata dalla precarietà del futuro, delle relazioni, di un salario e di un paio di lauree.

E poi c’è quella macchia scura a far parte della sua vita, chi non ce l’ha? Lei la chiama Maria ed è la sua vicina.

La scomparsa della scarlot di marene

15.00

Che fine ha fatto il dolce con cui il ventenne Bruno Maestri sperava di far colpo sulla ragazza dei suoi sogni? Riusciranno Bruno e i suoi amici a sbrogliare una matassa di coincidenze talmente aggrovigliate da sembrare impossibili? Sullo sfondo degli anni Ottanta, si sviluppa una storia dai contorni esilaranti che scorre fluida fra i sentimenti vulnerabili dei giovani e le preoccupazioni degli adulti. E alla fine ci pensa Maghemàl, un cane immaginario che forse un giorno diventerà un fumetto, a soccorrere il protagonista nei suoi fragili rapporti con le ragazze.

Le idi di marzo

22.00

Le idi di marzo è un romanzo con due anime, spy story e techno thriller. Il protagonista è un funzionario di polizia la cui vita privata viene stravolta dall’indagine più importante della sua vita, l’assassinio del presidente del COPACO, il Comitato Parlamentare di controllo sui servizi segreti e uno dei senatori più influenti della Repubblica, apice di una crisi democratica che spingerà il Paese sull’orlo della catastrofe. Alla ricerca delle radici di una congiura fratricida il commissario De Falco si perderà negli ideali del traditore e non sentendosi più imparziale comprenderà d’aver contribuito ad assassinare Giulio Cesare, alle idi di marzo.

Ma l’incertezza è più bella

19.00

Ludovica, ventiseienne romana, approda a Bruxelles alla Commissione Europea tra entusiasmo e incertezze. Uno stage che la coinvolge sempre di più, amicizie variopinte e traslochi frenetici rendono la sua vita dinamica e stimolante. Ma il pensiero torna costantemente a Roma, dove l’aspettano un fidanzato sfuggente e un dottorato vinto quasi per caso, che sembra la chiave per dare solidità alla loro relazione. Il rientro alla base, tuttavia, non è l’atterraggio morbido che sperava: una professoressa tirannica, una vecchia fiamma che riemerge, il senso di inadeguatezza nel ritrovarsi sotto il tetto dei genitori fanno a gara nell’ alimentare dubbi e rimpianti per aver lasciato anzitempo la capitale della UE. Da Bruxelles a Roma, fino alla magnetica New York, Ludovica diventa il ritratto di una generazione sospesa tra ambizioni globali e legami profondi. Nei corridoi della Commissione Europea, tra i rituali del Ministero degli Esteri e i negoziati dell’ONU, il romanzo esplora con passione e disincanto il fascino dell’incertezza e il coraggio di affrontare risposte che si trasformano in nuove domande. Una storia che, con raffinata ironia, celebra la bellezza di una vita in divenire, fatta di scelte, errori e, soprattutto, di crescita personale.

Miele nero I legami del Biviere

15.00

Ogni estate, Celeste affronta un interminabile viaggio da Milano a Lentini per far visita a nonna Resìna, con la quale, nonostante gli sforzi, non entra del tutto in sintonia. Resìna è una donna eccentrica che pare nasconda molti segreti.
Un giorno, nell’ora del crepuscolo, Celeste vede Miele dalla finestra: un tipino sopra le righe che suona un flauto di legno, accompagnandosi con un bicchiere di buon vino tra una nota stonata e l’altra. In città tutti sembrano conoscerlo, eppure nessuno sa dire se sia maschio o femmina. L’unica cosa certa è che viene dai dintorni del Biviere, un lago attorno al quale circolano leggende agghiaccianti.
Gli amici cercano di dissuadere Celeste dall’avventurarsi fino alle rive del lago con Miele, ma un gioco di attrazione e repulsione ha già avuto inizio.
Celeste dovrà fare i conti con il trauma che le impedisce di disegnare sorrisi sinceri ogni volta che mette piede nella città di Lentini, per poi scoprire tutta la forza che si nasconde tra le crepe di un corpo rotto.