Autore

Federica Ooyen

"Federica Ooyen è nata il 28 marzo 1991 a Tradate, in Lombardia, ma cresce e vive a Genova dove frequenta il liceo classico. Ha svolto diversi lavori di cui i più determinanti a livello personale sono stati assistente alla poltrona odontoiatrica e contributing writer per un magazine. Le sue passioni sono poliedriche come lei: adora gli animali, gli sport all'aria aperta, in particolare climbing e equitazione, ama viaggiare per il mondo e ha da sempre la passione per la scrittura e il disegno. Molto attiva sui social per la diffusione di informazione sulla salute mentale, ha dato vita a un brand di t-shirt e creazioni artistiche per diffondere consapevolezza riguardo a questo tema attraverso immagini. "Cosa mi sarei persa" è il suo primo libro. È un tuffo negli abissi del dolore per riemergere verso una nuova consapevolezza. "

Federica Ooyen è nata il 28 marzo 1991 a Tradate, in Lombardia, ma cresce e vive a Genova dove frequenta il liceo classico. Ha svolto diversi lavori di cui i più determinanti a livello personale sono stati assistente alla poltrona odontoiatrica e contributing writer per un magazine.
Le sue passioni sono poliedriche come lei: adora gli animali, gli sport all'aria aperta, in particolare climbing e equitazione, ama viaggiare per il mondo e ha da sempre la passione per la scrittura e il disegno.
Molto attiva sui social per la diffusione di informazione sulla salute mentale, ha dato vita a un brand di t-shirt e creazioni artistiche per diffondere consapevolezza riguardo a questo tema attraverso immagini.
"Cosa mi sarei persa" è il suo primo libro. È un tuffo negli abissi del dolore per riemergere verso una nuova consapevolezza.

I libri dell’ autore

Cosa mi sarei persa

17.00

“Sono nata così o lo sono diventata?”. Questa è la domanda che per anni ha tormentato la protagonista del libro. La depressione tenuta nascosta al mondo dietro un’apparente vita fantastica per sfuggire alla discriminazione.La lotta contro l’autolesionismo, il disturbo alimentare, l’ira, una diagnosi di disturbo bipolare di tipo II, una di disturbo borderline, anni di cure farmacologiche, un ricovero in una clinica psichiatrica.
Eppure dal dolore si può rifiorire, attraverso l’accettazione dei traumi e della sofferenza che accomuna ogni essere umano, andando oltre le apparenze, in un percorso di crescita verso una nuova consapevolezza.
Cosa mi sarei persa vuole essere la voce di chi ha perso la speranza, per ricordare che la vita può sempre sorprendere, al di là di ogni difficoltà.