Vergine, Madre e Dea del popolo siciliano
“In Nomine Matris” nasce dall’intento di condurre il lettore in un viaggio nella storia di un popolo in cui il culto della Madre era radicato ancor prima che le Sacre Scritture parlassero di Maria, esplorando forme narrative, usanze tipiche e caratteri identitari della devozione. In Sicilia il culto di Maria è saldo e radicato in ogni città, paese, contrada, ma ad oggi non esiste ancora una raccolta di tutti i nomi di Maria, delle usanze che li contraddistinguono, delle origini arcaiche dei culti, pertanto si è scelto di raccogliere le sfaccettature di queste tradizioni attraverso il contributo di parlanti nativi e da fonti storiche che dal XVI secolo sono arrivate fino ai giorni nostri. La ricerca segue il filo rosso delle connessioni più affascinanti tra le divinità femminili venerate nella terra di Sicilia e i volti di Maria, con un’osservazione attenta, curiosa, fedele allo spirito del popolo del tempo, nella volontà sociologica di rispettare la visione degli eventi da parte dei devoti che a ciascuno di essi attribuivano un senso ben definito.
Questo viaggio tra i primi duecento nomi di Maria conosciuti dal popolo siciliano è intessuto per dare spazio all’approccio storico, culturale e cultuale della devozione, con riferimenti ai luoghi, all’iconografia, all’etimologia dei titoli e alle radici del culto. Il testo si estende per 350 pagine, corredato di foto dei luoghi più significativi, dei simulacri, dei momenti di festa popolare, delle connessioni con le divinità pre-cristiane.